Villa Manzoni

1 Via don Guanella Luzzana

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Villa Manzoni è un edificio in stile neoclassico situato a Lecco nel quartiere Caleotto. Trasformato in museo letterario fu la residenza della famiglia di Alessandro Manzoni che vi trascorse, come lui stesso scrive nell'introduzione al Fermo e Lucia, tutta l'infanzia, l'adolescenza e la prima giovinezza.
Nel 1940 è stata dichiarata da Re Vittorio Emanuele III monumento nazionale.

Il primo della famiglia che abitò nella casa del Caleotto fu il quadrisavolo dello scrittore, Giacomo Maria Manzoni, "abitante ab Caliotto, territorio di Lecco", come si legge in un documento del 15 agosto 1612. Dopo di lui tutti gli antenati dello scrittore vissero in questa casa e quasi tutti vi nacquero, come pure suo padre, Pietro Manzoni, nato qui il 2 luglio 1736.

Targa posta dalla famiglia Scola sul muro esterno dell'edificio
Fu ristrutturata negli ultimi anni di vita del nonno, che si chiamava anch'esso Alessandro (1686 – 1773) e gli interventi continuarono con Pietro Antonio (1736 - 1807), il padre del romanziere, che con il fratello, monsignor Paolo Manzoni (1729 - 1800) diede alla villa l'aspetto attuale.

Le mappe dell'epoca riportano la costruzione identica in pianta all'attuale, i fondi agricoli "vitati" e "moronati" cioè coltivati a viti e gelsi, e il giardino all'italiana, che si trovava sul fianco destro della villa.

Nella villa i Manzoni si trasferirono circa nel 1620 dalla Valsassina; la villa dovette poi subire radicali modifiche. Alessandro Manzoni, che fu il primo deputato in alcuni “Convocati Generali” del Comune di Lecco tra il 1816 e il 1817, dovette vendere tutta la proprietà del Caleotto alla famiglia Scola nel 1818, la quale, nel 1875, fece apporre all'esterno della villa una targa commemorativa per il centenario della nascita del poeta. Su questa targa erano scritte le seguenti parole:

“Alessandro Manzoni in questa villa sua fino al 1818 si ispirava agli “Inni”, ”Adelchi”, ai “Promessi sposi” ove i luoghi, i costumi, i fatti nostri e se stesso immortalava”.